Il cammino che propongo si esprime attraverso il dialogo tra due polarità.

Da una parte abbiamo una serie di sintomi, problemi, varie forme di densità che arrestano e rallentano la nostra vita fisica, dall'altra avvertiamo il desiderio di espanderci, di liberarci, di gioire attraverso la realizzazione dei nostri propositi.

I primi nascono da una personalità dispotica che ci ipnotizza con la paura che i dolori e i drammi del passato tornino nel presente e divorino quel pezzetto di serenità e di felicità che nel tempo ci siamo conquistati. I secondi nascono dall'anima e della sua fiducia nel futuro.

Finchè queste due forze governano insieme la nostra vita non faremo un passo.

𝑴𝒆𝒏𝒕𝒓𝒆 𝒍'𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒓𝒆, 𝒅𝒊𝒑𝒊𝒏𝒈𝒆𝒓𝒆, 𝒆𝒔𝒑𝒂𝒏𝒅𝒆𝒓𝒔𝒊, 𝒅𝒂𝒓𝒆, 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒎𝒆𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒆 𝒅𝒊 𝒑𝒊𝒖̀, 𝒍𝒂 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊𝒕𝒂̀-𝒅𝒆𝒔𝒑𝒐𝒕𝒂 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒂 𝒂 𝒔𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂, 𝒂 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒄'𝒆̀ 𝒆 𝒔𝒊 𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒆𝒏𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒉𝒂, 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒏𝒅𝒐𝒄𝒊 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒈𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆.

Il cammino che propongo è il cammino dei Saggi

perché è saggio cavalcare il cambiamento prima che la vita ci imponga il cambiamento tramite una crisi;

𝑬̀ 𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 accogliere quella quota di dolore che è connaturata alla vita stessa, ma è anche saggio comprendere che possiamo tranquillamente risparmiarci la grande mole di sofferenza “homemade” che ci auto-produciamo ogni volta che castriamo la forza del nostro spirito.

𝑬̀ 𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 ascoltare le stelle nelle notti d'estate, alla ricerca di una nuova bussola e lasciarci sedurre da nuovi venti che ci sussurrano che è tempo di voltare pagina, di aprire le porte ad un nuovo te e ad una nuova vita.

𝑬̀ 𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 accogliere la gioia che viene dall'essere fieri della propria vita, dal poter guardare ai propri giorni su questa terra con un senso di soddisfazione e contentezza.

Quando sul nostro cammino ci sono troppi sintomi e problemi allora è vero anche che ci sono anche altrettante energie che stanno tentando di dialogare con noi e di impreziosire la nostra vita. Che tu abbia un sintomo fisico o un problema economico o lavorativo, non cambia poi molto: sono solo vesti diverse che raccontano qualcosa di quello che sta accadendo nel tuo mondo energetico, archetipico.

𝑰 𝑷𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏 𝒑𝒐' 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍𝒆 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒆 𝒕𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒅𝒊 𝑴𝒆𝒅𝒖𝒔𝒂: se li guardiamo per troppo tempo, rischiamo che resti di noi una vittima pietrificata. Quello che possiamo fare è invece guardare attraverso di essi nel nostro mondo interiore, il mondo degli archetipi, le matrici che informano e strutturano la nostra esistenza fisica, l'impronta madre su cui si sono adattati e si adatteranno gli eventi e i personaggi della nostra vita.

Le energie archetipiche che fanno parte del nostro dna spirituale reclamano di essere conosciute, integrate, fatte vivere con fermezza. 𝑳𝒂 𝒓𝒆𝒈𝒐𝒍𝒂 𝒆̀ 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒆 𝒓𝒊𝒔𝒐𝒓𝒔𝒆, 𝒊 𝒅𝒐𝒏𝒊, 𝒊 𝒕𝒂𝒍𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒆 𝒊 𝒔𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒂 𝒄𝒖𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒅𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒆𝒔𝒑𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒆𝒓𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒃𝒍𝒆𝒎𝒂𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂.

Allora è qui che dobbiamo guardare se vogliamo veramente dissolvere un problema. 

𝑺𝒆 𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒆̀ 𝒑𝒊𝒆𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝒂𝒕𝒕𝒓𝒊𝒕𝒊, 𝒐 𝒄𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒂𝒍𝒄𝒖𝒏𝒊 𝒂𝒕𝒕𝒓𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒊 𝒎𝒂𝒏𝒊𝒇𝒆𝒔𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒏 𝒄𝒊𝒄𝒍𝒊𝒄𝒊𝒕𝒂̀ 𝒆 𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒊𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒊𝒅𝒆𝒓𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒎𝒂𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂𝒓𝒍𝒊 “𝑰𝒍 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝑺𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐” 𝒑𝒐𝒕𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒂𝒍 𝒄𝒂𝒔𝒐 𝒕𝒖𝒐.

Siamo abituati a pensare che sia il passato a governare il presente. E da questa prospettiva non ci sono poi tante chance, non ci resta che contenere i danni di ciò che è successo e che si ripeterà attraverso il copione della nostra vita.

Ma se ci apriamo alla possibilità che possa essere il futuro a plasmare il presente allora tutto può cambiare: se prendiamo il nostro progetto Animico e lo piazziamo sulla cima più alta che siamo in grado di immaginare di fronte a noi allora creeremo una Magia.

Un progetto così ampio, potente, grintoso, gioioso sarà il fertilizzante che incontreranno i nostri passi, sarà il magnete che attirerà quello di cui ha bisogno per la sua crescita, compresa la progressiva guarigione di tutte quelle paure, resistenze, densità, sintomi che stanno rallentando il nostro cammino.

Sarà lui il motore che ci guiderà nella nostra nuova esistenza.

𝑵𝒆 "𝒊𝒍 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒔𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐" 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒓𝒕𝒊𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒊𝒍 𝒇𝒍𝒖𝒔𝒔𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒆 𝒄𝒊 𝒂𝒑𝒓𝒊𝒓𝒆𝒎𝒐 𝒂 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒑𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂̀ 𝒂 𝒄𝒖𝒊 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒂𝒄𝒄𝒆𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒖𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒄𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒐, 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒂 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒗𝒂 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐.

Antonio Furfaro - Osteopatia e Mentoring